Ballotte (Calle, Ponte delle) a S. Salvatore. Ritroviamo nelle Raspe dell’Avogaria, che una Maria a Ballotis, da S. Salvatore, ottenne il 10 aprile 1424 l’annullamento d’una condanna inflittale, con sentenza 18 marzo 1422, dal Magistrato del Mobile. Costei poteva essere dalle Ballotte di cognome, oppure venir così chiamata perché fabbricasse, o vendesse le ballotte, o pallottole, inservienti alle votazioni. Riporta Leonico Goldioni, anagramma di Nicolò Doglioni, nelle sue Cose Notabili et Maravigliose della città di Venetia, che nel 1283 le ballotte pel Maggior Consiglio si facevano di cera, ma perché alcuna ne restava attaccata ai bossoli, si ordinò che si facessero di pezza di lino. Il Gallicciolli (Memorie Venete) ritrovò poi scritto, che le monache di S. Girolamo ebbero, nel 1421, 100 ducati, e nel 1481 altri 50, e ciò per fabbricar le ballotte ad uso del Maggior Consiglio.
A piedi del Ponte delle Ballotte, sul muro d’una casa, scorgesi l’arma Tron a musaico, con iscrizione, donde s’impara che quella casa venne lasciata nel 1523 da Antonio Tron procurator di S. Marco alla scuola dei Mercanti.
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