Zulian

Zulian (Sottoportico e Corte) a S. Fosca. Dal palazzo Zulian, che si specchia nel Canal Grande, e che sorse nel secolo XVII probabilmente sopra l’area di casamento più antico, poiché era da S. Fosca quel Marco Zulian, il quale nel 1120 fece costruire la chiesa ed il convento della Carità, e similmente erano da S. Fosca quel sier Francesco, e quel sier Polo Zulian, allibrati nel 1379 all’estimo del Comune. Il suddetto Polo, o Paolo, soggetto notissimo per varie ambascierie, venne eletto nel 1382 duca di Candia, ma ricusò per modestia, e nel 1410 ebbe la dignità procuratoria. Andrea, suo nipote, tradusse Dione in Latino, e lasciò parecchie orazioni, laonde si trova celebrato dal Biondo nell’Italia Illustrata. Altro Andrea Zulian difese valorosamente nel 1439 il Castel Vecchio di Verona dagli attacchi del generale Piccinino, che aveva sorpreso la città. Gloria più recente della patrizia famiglia Zulian, o Zuliani, che, da regione non bene determinata dai cronisti trasmigrò fra noi in tempi tanto antichi da produrre tribuni, fu il cav. Girolamo q. Giovanni, decesso nel 1795. Egli sostenne importantissime cariche, fu sollecito raccoglitore d’antichità, e si mostrò generoso mecenate dei letterati ed artisti, fra cui del grande Canova, che, in segno di gratitudine, gli fece regalo della sua Psiche. Col testamento 2 agosto 1794, in atti Ruggero Mondini, lasciò il palazzo di S. Fosca ai Priuli dai SS. Gervasio e Protasio, e legò alla Marciana il famoso cammeo, rappresentante Giove Egioco, da lui ritrovato in Efeso, durante la sua legazione di Costantinopoli.


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