Schiavona

Schiavona (Calle) a Castello, presso S. Domenico. La Scuola degli Schiavoni possedeva nel 1566 due case in Rio de Castello, a S. Domenego. Tuttora in vicinanza alla Calle Schiavona scorgesi scolpita sulle muraglie l’immagine di S. Giorgio coll’iscrizione: Della Scuola di Schiavoni, e colla data del MDCLXIII, anno in cui le case suddette avranno avuto una rifabbrica. Sembrerebbe poi che gli Schiavoni in una di esse tenessero le proprie radunanze, poiché Mariana Mazzacavalli notificò nel 1740 d’essere proprietaria d’una casa posta nella contrà di S. Pietro di Castello, sopra la Fondamenta di S. Domenego, contigua alla Scuola dei Schiavoni.

Volendo alcuni Dalmati, o Schiavoni, soccorrere i poveri e gli infermi della propria nazione, si unirono in confraternita sotto l’invocazione dei SS. Giorgio e Trifone, e fino dal 1451 ottennero dai cavalieri Templari di erigere un altare nella loro chiesa di S. Giovanni Battista, posta nella così detta Calle dei Furlani, e di fondare un ospizio in alcune prossime case. Nel 1551 fabbricarono un nobile oratorio sul disegno di Zuane Zon, proto dei muratori dell’Arsenale, oratorio tuttora da essi uffiziato.


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