Redentore

Redentore (Campo del) alla Giudecca. Fiorenza Corner, moglie di Pietro Trevisan, e Teodosia Scripiana edificarono alla Giudecca una chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, ed un prossimo convento, che nel 1541 consegnarono a fra’ Bonaventura degli Emmanueli, minor osservante. Questi nell’anno medesimo v’accolse i Cappuccini, dei quali vestì l’abito, ma dopoché Bernardino Ochino, loro generale, cadde nell’apostasia, riassunse l’abito degli Osservanti, e discacciò i nuovi venuti. Essi nel 1546 fondarono un piccolo convento di tavole in un altro punto della Giudecca, che era chiamato Monte dei Corni, perché colà si depositavano tutte le corna de’ buoi, ed altri animali ammazzati in Venezia. Solo nel 1548, atterrato da un turbine il povero ospizio, e morto fra’ Bonaventura, ritornarono a S. Maria degli Angeli. Essendo poi stata colpita la nostra città negli anni 1575-1576 da fiera pestilenza, la Repubblica fece voto d’innalzare suntuosa basilica al Redentore qualora cessasse il flagello, ed innalzolla infatti presso l’anzidetta chiesa di S. Maria degli Angeli, dopo aver impetrato la grazia, l’anno 1577. Il sacro edificio, disegnato dal Palladio, ebbe consecrazione nel 1592, e poscia venne concesso ai Cappuccini, dei quali ampliossi il convento. All’aprirsi del presente secolo, i Cappuccini restarono soppressi, ma nel 1822 furono riammessi in Venezia, e nella loro sede ristabiliti.

Era prescritto sotto la Repubblica che nel giorno del SS. Redentore il tempio a lui sacro fosse visitato dal doge, e dalla Signoria. Tuttora, ricorrendo tal giorno, si unisce Venezia alla Giudecca con un ponte di barche, e si celebra la vigilia della festività con illuminazioni, cene, ed altre allegrezze.

Il ponte di barche suddetto si ruppe nel 1610, e ciò fu causa d’alcune sventure.

Mappa

Nella vicinanza


A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V W Z

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *