Orso (Sottoportico e Calle, Calle e Corte dell’) a S. Bartolammeo. La Corte dell’Orso, da cui presero il nome le strade vicine, viene appellata negli Estimi Corte di Ca’ Orso. Sul pozzo di marmo rosso esistente nella medesima è scolpita tuttora un’arma gentilizia con un orso in piedi nel mezzo. Noi crediamo che qui abitasse quella famiglia Orso, la quale venne da Lucca nel secolo XIV con altre famiglie dedite al setificio, imperciocché un Petrus Orsi quondam Puccinelli qui fuit de Lucca, nel privilegio di cittadinanza veneziana concessogli dal doge Andrea Contarini il 1 ottobre 1376, è detto habitator Venetiarum in contracta S. Bartholomei. Questo Pietro Orsi è compreso nel ruolo di quei Lucchesi che fabbricarono stabili a Venezia.
Nei secoli XV e XVI v’era in Corte dell’Orso a S. Bartolomeo una locanda all’insegna del Leon Bianco, non di rado nominata dal Sanudo ne’ suoi Diari. Essa probabilmente esisteva in quell’alto fabbricato, che cinge da due lati la corte medesima. In questa locanda abitarono nel 1496 gli ambasciatori di Taranto, nel 1501 il bano di Belgrado, e nel 1502 un ambasciatore del re d’Ungheria.
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