Locande

Locande (Ramo delle) a S. Paterniano. In questa, e nella contigua Calle della Vida, pur detta delle Locande, esistevano parecchie albergherie, una delle quali all’insegna delle Tre Chiavi, un’altra all’insegna delle Tre Rose, ed una terza all’insegna dei Tre Visi (Descrizione della contrada di S. Paterniano pel 1740). I Cameranti, o Locandieri, non avevano alcuna figura d’arte, a riserva d’essere un corpo contribuente, sotto il quale aspetto dipendevano dal Collegio della Milizia da Mar. Nel 1773 contavansi in Venezia 48 locande. E’ nota l’antica scostumatezza delle medesime, nelle quali trovavansi fantesche, e persino giovinotti di bell’aspetto a comodo dei frequentatori. Esiste una legge con cui si venne a proibire che i locandieri tenessero fantesche d’una età minore dei trenta anni.

Francesco Panizzi, napoletano, d’anni 60, avendo libidinosa pratica con Angela Gagiola, meretrice, domiciliata in Calle delle Locande a S. Paterniano, la condusse in maschera una notte al Ridotto, e di là, a cena, all’osteria del Salvadego. Poscia in quella notte medesima trucidolla unitamente alla di lei fantesca, involandole di casa varii effetti preziosi, ed allontanandosi in tutta fretta dalle Lagune. Condannato in contumacia, fu colto poco dopo a Pisa, ricondotto a Venezia, ed il 22 aprile 1751 decapitato e squartato, ottenuta in grazia la dispensa dai tormenti anteriori.

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