Leoni

Leoni (Piazzetta dei) a S. Marco. Dai due leoni di marmo rosso, lavoro di Giovanni Bonazza, che vi fece porre nel 1722 il doge Alvise III Mocenigo, e che, rovesciati a terra, e maltrattati all’epoca democratica, furono quindi risollevati, ed al loro posto rimessi.

Scrive il Gallicciolli: Quel pozzo che è a S. Basso, nel rialto dei Leoni Rossi, egli è il più profondo che siavi in Venezia, secondo alcuni, sebbene la sua acqua non sia molto buona. Questo pozzo è oggidì distrutto, e sembra che in suo luogo si voglia erigere una fontana.

In Piazzetta dei Leoni tenevasi anticamente il mercato dell’erbe. Vedi Cicogna: Zibaldone 173.

In capo di questa piazzetta sorge il palazzo patriarcale, che nel 1837 si rifabbricò sul disegno di Lorenzo Santi, e che veramente fa poco onore all’architettura dei nostri giorni.

In Piazzetta dei Leoni, addossato al fianco della basilica di S. Marco, esiste il sarcofago di Daniele Manin, le cui ceneri furono trasportate da Parigi a Venezia nel 1868.


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