Fontego

Fontego (Ramo del) a S. Silvestro. Dal pubblico fondaco della farina che qui esisteva al tempo della Repubblica, e che, secondo i cronisti, venne eretto per la prima volta nel 1178 sotto il doge Orio Mastropiero. Leggesi nel Savina: In questo tempo questo dose fese far el fontego de la farina a Rialto. Esso nel 1310 venne, con altri uffizii di Rialto, saccheggiato dai congiurati di Baiamonte Tiepolo. Il Sabellico lo chiama farinarium emporium, ed aggiunge: incredibile relatu quanta vis in eo venalis annonae adsit, quaeque libera occasio mercari volentibus. Apprendesi dal Sanudo che nel terribile incendio successo in Rialto il 10 gennaio 1513 M. V. s’apprese il fuoco anche a questo fondaco, et poi entroe in caxa di s. Zuan Sanuto lì appresso, qual si bruxoe. Et prima era bruxata quella di s. Hieronimo Tiepolo cao di X, che era contigua al fontego predetto. Altro incendio patì questo fondaco nel 1623 con danno di 25 mila ducati. Ad esso presiedevano i Signori al Formento in Rialto, e da esso prese il nome anche il prossimo Rio del Fontego, ora interrato.

L’arte dei Fonticai aveva anticamente scuola di divozione in chiesa di S. Silvestro, la quale però nel 1530 venne trasportata a S. Apollinare, ove raccoglievasi all’altare dedicato alla Natività di Maria Vergine. In quella chiesa aveva pure la tomba con epigrafe illustrata dal Cicogna.

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