Note di Lino Moretti
- L’isoletta di S. Elena, della quale si ha la prima notizia in un documento del 1060, fu sede di un ospizio per pellegrini e di un monastero accanto al quale fu costruita nel sec. XV una chiesa gotica. Alla fine del Seicento nell’isola furono installati alcuni forni per la flotta. L’isola, avocata al Demanio nel 1806, fu assegnata alla Marina, ma poi ridotta ad ortaglia; fu quindi trasformata in parco e fu luogo di svago dell’arciduca Federico e del conte di Chambord. Ceduta al Comune nel 1872, fu ampliata col rassodamento delle barene che la circondavano; in seguito fin interrato anche lo specchio d’acqua che si stendeva tra gli attuali Canale e Rio di S. Elena, a ridosso dei Giardini napoleonici: in questa sacca sorse, dal 1925, un nuovo quartiere urbano. La chiesa di S. Elena che era stata chiusa nel 1806, fu riaperta al culto nel 1928; è parrocchiale dal 1930.
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