Curnis

Curnis (Campo, Campiello) a S. Apollinare. Queste strade, confinanti col Campiello della Scoazzera, un tempo detto Campiello delle Squazze, ripetono il nome dalla famiglia Curnis, che venne da Bergamo, e mercanteggiava in confetture. Un Francesco Curnis del q. Antonio, con scrittura privata 19 gennaio 1718, registrata negli atti di Bartolammeo Mandelli N. V. comperò da Polo Contarini una casa divisa in più affittanze, con bottega e magazzini, situata in parrocchia di S. Apollinare, al Campiel delle Squazze. Lo stabile suddetto era nel 1740 posseduto da Giovanni q. Francesco Curnis, che lasciollo ai proprii figli Z. Antonio e Giacomo, in cui ditta passò il 18 novembre 1768. Questi due fratelli abitavano a S. Apollinare anche nel 1783 e, secondo la Minerva Veneta, pubblicata in quell’anno erano fra gli Impresarii Generali dei Sali al di qua del Mincio. La famiglia Curnis domiciliava nella sua casa di S. Apollinare anche in questo secolo, poiché il Cicogna nel volume I delle sue Inscrizioni, incominciate a pubblicare nel 1824, racconta come l’ingegnere Casoni, volendo esaminare un’antica scultura, posta sulla parte posteriore della chiesa di S. Apollinare, sopra il Rio della Scoazzera, ora interrato, si valse della gentilezza del sig. Curnis, che aveva casa di rimpetto.


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