Cimitero

Cimitero (Calle del) a S. Francesco della Vigna. Questa denominazione, anche altrove ripetuta, proviene dai cimiteri che anticamente tutte le chiese parrocchiali e di regolari avevano all’intorno. Di qua provennero eziandio l’altre denominazioni di Campo Santo e Calle dei Morti. Alcuni di tali cimiteri coll’andar del tempo furono tolti o perché ingombravano le strade, come avvenne nel 1465 di quello dei SS. Filippo e Giacomo, o perché, essendovi stati sepolti cadaveri d’appestati, non si volle più toccarli. Seppellivasi anche nelle chiese, ma tale onore, per quanto si rileva da un atto del patriarca Girolamo Querini (28 ottobre 1530), avrebbe dovuto spettare solamente ai santi, prelati, re, principi, duchi, marchesi, benefattori delle chiese, ed a quelli che vi avevano sepoltura propria. Ogni eccezione a questa regola era considerata dal patriarca un abuso di cui lamentavasi. Finalmente, avendo l’imperatore Napoleone I ordinato nel 1808 che anche in Venezia, come altrove, le tombe si locassero lungi dalle abitazioni dei vivi, fu destinata l’isola di S. Cristoforo a cimitero comunale, e nel 1826 vi s’aggiunse anche la prossima isoletta di S. Michele.


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