Cavallerizza

Cavallerizza (Calle della, Calle a fianco la) ai Mendicanti. Qui nel 1640, innalzossi un teatro sopra disegno di Giacomo Torelli da Fano, il quale inventò pure e diresse le macchine pel primo melodramma che vi si rappresentò col titolo: La Finta Pazza, poesia di Giulio Strozzi, e musica di Francesco Sacrati. Questo teatro si chiuse nel 1647 colla Deidamia, poesia del D. Scipione Errico, e musica di Francesco Cavalli. In progresso di tempo sopra questa area si piantò la Cavallerizza dei Nobili, di cui parla il canonico Cristoforo Ivanovich (che viveva verso la fine del secolo XVII) nella Minerva al Tavolino, ove descrivendo gli spettacoli che si davano a Venezia in primavera: Talvolta, egli dice, nel principio di questa novella stagione si gode qualche esercizio cavalleresco alla Cavallerizza. E’ situata questa vicino ai Mendicanti, capace per 70 e più cavalli, oltre lo spazioso terreno scoperto che serve per la lizza. E’ mantenuta da un’accademia di patrizii, che tiene stipendiato un cavallerizzo, il quale ha l’obbligo di mantenere a sue spese 4 cavalli da maneggio, tre dei quali servono per lezione del cavalcare, l’altro per correre, ritrovandosi al presente Nicolò Santapaolina. Concorre il meglio della città a questi pubblici esercizii, curiosi per la pompa e per lo splendore. L’Ivanovich nella medesima Minerva al Tavolino scrivendo a Francesco Pesaro, descrive pure una bella mascherata che si fece in questa cavallerizza il 27 febbraio 1679, al quale spettacolo, oltre varii patrizi, prese parte Ferdinando Gonzaga duca di Mantova. La cavallerizza medesima si rese celebre nel principio del secolo trascorso pei patrizii Geremia Loredan, ed Alvise Priuli, che vi mantenevano fino ad otto cavalli. Nel 1735 fu chiusa, e ridotta a savoneria, ma poscia nel 1750 venne rimessa, e durò fino agli ultimi tempi della Repubblica. L’area è ora occupata dal grandioso fabbricato aggiuntosi ai nostri tempi alla Casa di Ricovero.

Abitando presso la Cavallerizza dei SS. Giovanni e Paolo, in casa delle signore Pozzo, fu arrestato il 25 luglio 1755, e posto sotto i Piombi, Giacomo Casanova.

Un luogo destinato al maneggio di cavalli diede pure il nome alla Calle della Cavallerizza nell’isola della Giudecca.

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