Balastro

Balastro (Calle, Ramo, Sottoportico, Campiello) a S. Basilio. Bene a ragione scrive il Cicogna doversi leggere Balastro, e non Balestra, mentre qui abitava la patrizia famiglia Balastro, anticamente chiamata Barastro, venuta da Torcello. Essa, giusta le cronache, produsse tribuni antiqui, savii, piasevoli e di grande ardimento e vigore; non molto alti di persona, ma molto grossi. Sembra che questa famiglia abitasse a S. Basilio fino dal secolo XIII, trovandosi che Zulian Balastro, il quale nel 1211 ebbe una cavalleria in Candia, era del Sestiere di Dorsoduro. Vi abitava poi senza dubbio nel 1379, avendo allora un Balduin Balastro di quella contrada fatto prestiti alla Repubblica. Egli è quel medesimo che nel 1356 venne spedito ambasciatore ad Alberto II duca d’Austria per distorlo dall’inferire danni alla Repubblica. I Balastro, ch’ebbero pure un arcivescovo di Durazzo, andarono estinti il 20 gennaio 1534 m. v. in un Nicolò fo de m. Zuane, podestà di Bergamo, che nel 1514 aveva notificato ai X Savii sopra le Decime la sua casa da statio, ed altre diecisette case contigue in contrà de S. Basegio.


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