Angelo Raffaele

Angelo Raffaele (Parrocchia, Campo, Rio, Ponte dell’). Secondo una volgare tradizione, la chiesa dell’Arcangelo Raffaele, vulgo l’Anzolo, sarebbe stata innalzata nel 416 da Adriana moglie di Genusio Ruteno, signore di Padova, allo scopo di adempiere il voto innalzato al cielo pell’arrivo del marito dal continente devastato dalle barbariche rovine (1). Consunta dalle fiamme nell’899, nel 1105, ed anche, come vogliono alcuni, nel 1149, ebbe nuove rifabbriche, e consecrazione nel 1193. Da quest’epoca durò incolume per oltre quattro secoli, finché, minacciando rovina, incominciossi a rinnovare dai fondamenti nel 1618 sul modello di Francesco Contin, e venne compiuta circa al 1640. Nel 1735 però si dovette decorarla di nuovo prospetto, per cui nel 1740 ebbe novella consecrazione. Chiusa finalmente ai nostri tempi per grandioso ristauro venne riaperta nel 1862. Vedi: Scoffo, Cenni storici sulla Chiesa e Parrocchia di San Raffaele Arcangelo di Venezia. Venezia, Clementi, MDCCCLXII.

In Campo dell’Angelo Raffaele havvi una vera di pozzo coll’anno 1349, e col nome di Marco Arian. Crede il Selvatico che questi ne fosse l’architetto, ma noi crediamo invece che Marco Arian l’abbia soltanto ordinata, e ciò quando era Capo Contrada dell’Angelo Raffaele, la quale di lui carica verrebbe indicata dalle parole: major S. Raphaelis leggibili sopra la tomba ch’egli si preparò nel 1345 in chiesa dei Carmini.

In parrocchia dell’Angelo Raffaele testò il 10 gennaio 1555 m. v. in atti Vittore Maffei, Livio Podocataro, arcivescovo di Nicosia, ed il giorno 19 seguente morì nella parrocchia medesima.

Raccontano i Commemoriali del Gradenigo (ms. al Civico Museo) che nel secolo XVII vivevano in contrada dell’Angelo Raffaele due maestre di merletti per nome Lucrezia… e Vittoria Torre, le quali fecero un collare di capelli canuti, che fu pagato 250 ungheri, e servì al re di Francia Luigi XIV nel solenne giorno della sua incoronazione.

Note di Lino Moretti

  1. Oltre a questa tradizione ve n’è un’altra; non meno leggendaria, che fa risalire la fondazione della chiesa a S. Magno vescovo. L’epoca più probabile della fondazione è il secolo XI. Il più antico documento del titolo risale al 1134 (A. Niero, in Culto dei Santi, p. 161).

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