S. Angelo

S. Angelo (Ponte) alla Giudecca. Nel 1518 alcuni Carmelitani della sacra Congregazione di Mantova vennero a stabilirsi in un monastero da prima posseduto da Benedettine, e posto nella isola di S. Angelo di Concordia, o corrottamente Contorta, la quale secondo il Cod. 939, Classe VII della Marciana, era stata così denominata per tre sorelle della famiglia Zuccato, che furono le prime a vestire di concordia l’abito di S. Benedetto nel suddetto monastero, fondato da Angelo Zuccato loro padre. Abbiamo però un testamento d’un Angelo Zuccato 22 ottobre 1331, in atti di Nicolò Bettini, con cui benefica il monastero di S. Angelo di Contorta, ove dice di avere monache quattro nipoti, e non figlie.

Nel 1555 i Carmelitani dall’isola di S. Angelo di Contorta, che in progresso di tempo destinossi alla fabbricazione delle polveri, onde si disse S. Angelo della polvere, si trasferirono alla Giudecca, ove ritrovarono un picciolo convento abbandonato dai Cappuccini, ed una picciola chiesa, la quale, rifabbricata, ebbe consecrazione nel 1600 sotto il titolo di Gesù Cristo nostro Salvatore, ma chiamossi volgarmente di S. Angelo o per la figura d’un angelo scolpita sul prospetto, o, meglio, per la memoria dell’isola di S. Angelo di Concordia, o Contorta. Nel 1768 il convento fu soppresso, ed in seguito chiusa anche la chiesa. Essa però nel 1841 ridonossi al divin culto, come oratorio privato, dalla famiglia Cogo (1).

Note di Lino Moretti

  1. La chiesetta, nuovamente chiusa nel 1919 perché bisognosa di restauri, venne riaperta al culto il 29 ottobre 1933. Fu poi demolita nel 1943 per consentire l’ingrandimento dello stabilimento Junghans.

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