Carmini

Carmini (Ponte dei) a S. Provolo. Nelle tavole topografiche del Paganuzzi e del Quadri è chiamato Ponte della Madonna del Carmine, e ritrae appunto il nome da un altarino, ove, anche al presente, si venera sotto tal titolo la Madre di Dio. Questo ponte, come ricorda il Dezan, venne eretto per la prima volta circa l’anno 1791, e dell’altarino parla probabilmente Gasparo Gozzi in una delle sue lettere, ove, dopo aver descritto una terribile bufera che il 17 agosto 1756 imperversò specialmente a Padova, Mestre, ecc., così continua: Con tutti questi fracassi qui in Venezia non s’è avuto altro male che una saetta, la quale toccò quel capitello ch’è a S. Provolo, per andare sulla Riva dell’Osmarin, e la chiesa di S. Giovanni e Paolo, ed un altro luogo che non ricordo.

In altri punti della città v’erano, ed in gran parte vi sono tuttora, delle imagini divote, dipinte o scolpite nei capitelli, o sui muri. Di qua le seguenti denominazioni talora ripetute: Sottoportico, Corte, Corte dell’Angelo; Corte, Sottoportico dell’Annunziata; Ponte di S. Antonio; Calle del Cristo; Ponte, Rio S. Cristoforo; Calle della Madonna; Calle, Ponte, Rio, Traghetto, Calle del Traghetto della Madonnetta.


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