S. Biagio (Fondamenta, Rio, Ponte) alla Giudecca. La B. Giuliana dei Conti di Collalto, preso l’abito di S. Benedetto nel chiostro di Salvarola presso Este, e giunta nel 1222 a Venezia, fondò alla Giudecca una chiesa dedicata ai SS. Biagio e Cataldo, ed un monastero di Benedettine, ove prima sorgeva un’altra chiesa più antica, sotto la invocazione dei medesimi santi, ed un ospizio destinato ad accogliere i pellegrini che passavano in Terra Santa (1). Nel 1519 questo monastero fu riformato dal patriarca Antonio Contarini, e nel secolo medesimo venne anche materialmente rinnovato probabilmente insieme alla chiesa. Ambidue gli edifici ebbero un’altra rifabbrica nel secolo trascorso, ma nel 1810 si ridussero ad usi profani. In questi ultimi anni poi furono distrutti per far sorgere un novello fabbricato ad usi commerciali.
Scrive il Sanudo, sotto il 15 febbraio 1513 M. V.: In questi zorni a S. Biaxio Catoldo seguite certa cuestione tra loro monache che si treteno i libri in la testa. Ideo andoe il patriarcha ivi, e udite le loro querele, et scoperse come vivevano inhonestamente, e trovò a una Faustina Manolesso una peliza damaschin bianco fodrà di martori, la qual si dice l’à fata sier Cristofal Capello Savio ai Ordeni di Sier Francesco el cavalier.
Note di Lino Moretti
- La beata Giuliana venne a Venezia nel 1226, non nel 1222. La chiesa della Giudecca era stata consacrata nel’1188, come risulta dall’epigrafe ora al Seminario Patriarcale. Si veda anche la nota a S. EUFEMIA.
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