S. Teodoro (Salizzada) a S. Salvatore. Si ritiene che la confraternita di S. Teodoro sia stata contemporanea all’erezione della chiesa di S. Salvatore. Essa però coll’andar del tempo andò disciolta, e solo ripristinossi dopoché nel secolo XIII il corpo di S. Teodoro fu portato a Venezia. Questa confraternita raccoglievasi da principio in un locale sopra el portego della porta granda della chiesa di S. Salvatore.
Nel 1530 eresse un apposito albergo, e nel 1552 fu dichiarata dal Consiglio dei X sesta ed ultima delle Scuole Grandi. Componevasi specialmente di mercadanti, e fu un Giacomo Galli q. Antonio, negoziante di merci all’insegna della Campana in Merceria, che, col suo testamento 13 febbraio 1648 M. V., in atti di G. Battista Coderta, non contento d’aver disposto 60 mila ducati pel prospetto della chiesa di S. Salvatore, nonché 30 mila per quello della chiesa de’ Mendicanti, disponeva altri 30 mila ducati pel prospetto della Scuola di San Teodoro. L’opera affidavasi al Sardi, e tuttora s’ammira, quantunque la confraternita, fino dal 1810, sia stata soppressa, ed il locale da quell’epoca in poi abbia servito ad usi profani.
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